La Pasqua rientra tra le festività religiose più sentite e celebrate nei Paesi Cattolici, portando con sé un clima di grande celebrazione. E’ anche l’occasione per ritrovarsi con parenti e amici e riunirsi attorno a un tavolo con le persone che si amano di più.

Dal punto di vista gastronomico, la tradizione pasquale in Italia vanta un’ampia varietà di dolci, tutti deliziosi. Tra questi spiccano in particolare l’uovo di cioccolata, soprattutto per la gioia dei bambini che vogliono scoprire la sorpresa contenuta al suo interno, e la classica colomba pasquale, entrambi realizzabili in diverse versioni.

In molti si chiedono perchè alla Pasqua vengono associati proprio questi due tipi di dolci. La risposta viene offerta dalla storia, che ci racconta di una tradizione tramandata nel corso dei secoli attraverso un viaggio nella bontà e nelle golosità di prodotti che accompagnano ogni festività.

Per quanto riguarda l’uovo di cioccolata, si può tranquillamente affermare che rappresenta uno dei principali simboli associati alla Pasqua. Può essere realizzato nelle sue varianti fondente o al latte, artigianale o collegato a un famoso brand, con o senza sorpresa, non importa. L’uovo è uno dei prodotti regali incontrastati di questa festa.

La sua introduzione nella tradizione pasquale parte proprio da un re. Una delle leggende sulla sua nascita vuole, infatti, che il primo a concepire e far realizzare questo dolce tipico sia stato il pasticcere David Chaillou, al servizio del re Luigi XIV e unico in tutta Parigi ad avere il diritto di vendere cioccolato. Altre storie lo vogliono invece originario dell’America grazie alle fave di cacao.

Una cosa però è certa e ce lo tramanda sempre la storia: la tradizione di scambiarsi uova nel periodo pasquale è molto antica. Questo scambio, già presente nel Medioevo, comunemente associava l’uovo alla primavera, quindi alla rinascita, alla nuova vita. In molti luoghi d’Italia e del mondo è tradizione la caccia alle uova sode nel periodo pasquale, rigorosamente dipinte in colori pastello.

Solo negli anni Venti dell’Ottocento il cioccolato iniziò ad essere lavorato dagli svizzeri come lo conosciamo oggi, dando vita anche al cioccolato al latte. L’uovo decorato può anche diventare un’opera d’arte, come le uova d’oro del gioielliere Fabergè.

Sulla colomba pasquale c’è da dire che le sue origine risultano abbastanza incerte. Le versioni più accreditate sono due: una che la vede come dolce e l’altra che richiama la sua nascita a Milano, intorno al 1930.

La ditta milanese Motta era già famosa per i suoi panettoni a inizio Novecento. Dino Villani, all’epoca responsabile della pubblicità del brand, ebbe un’idea che avrebbe lasciato il segno e si sarebbe dimostrata geniale: riutilizzare la pasta e i macchinari impiegati nella creazione del panettone anche nei mesi successivi, per minimizzare gli sprechi. Una scelta che è risultata vincente, considerato l’attuale risultato, che ci consegna, nell’attualità, un dolce che è diventato tradizionale, glassato, al cioccolato o alle mandorle. La forma di colomba richiama la tradizione cristiana, ma secondo alcuni potrebbe anche derivare dalla figura di San Colombiano o dall’assedio di Pavia, quando il re dei Longobardi, Albonio, si vide offrire un dolce con questa forma in segno di pace.

Che sia uovo o colomba, questi due dolci rappresentano, senza dubbio, due simboli della Pasqua, che insieme ad altre specialità della tradizione tipica italiana, rendono questa festa molto gradita e golosa. E se il cioccolato delle uova non dovesse essere tutto consumato niente paura. Può essere riutilizzato, come accade in molti ambienti domestici, per realizzare altri dolci squisiti da offrire in altrettante occasioni di festa.

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