Storia, tradizioni e curiosità dei Vini Campani

Storia, tradizioni e curiosità dei Vini Campani

I vini Campani hanno origine antichissima, che si può rintracciare nei metodi di coltivazione della vite, ancora oggi utilizzati da coloro che si dedicano alla nobile arte della produzione di questo prezioso nettare. In questo articolo andremo alla scoperta dei più famosi vini campani, soffermando l’attenzione su quelli delle colline salernitane, una vera delizia per il palato.

I metodi di coltivazione delle viti

Sono due i principali metodi utilizzati in Campania per la coltivazione delle viti:

-         il metodo ad alberello di origine greca;

-         la tecnica etrusca, nel quale la vite si arrampica attorno a pali e tronchi di alberi campestri per poi collegare rami e tralci tramite graticci, chiamati tennecchie, cioè tende, in una specie di pergolato che unisce un albero all'altro, integrando quindi la viticoltura con la vegetazione esistente insieme ad altre coltivazioni.

 

Storia dei vini Campani

Dai fasti dell’epoca romana ad oggi la viticoltura campana ha subito una grande trasformazione. All’inizio del’900 la Campania era la prima regione d’Italia per produzione di vino (si può dedurre anche la qualità di quel vino che raggiungeva sfuso gli stabilimenti di mezza Europa come vino da taglio). Prima la fillossera e poi l’abbandono dell’agricoltura a carattere familiare, causarono un’importante flessione nella produzione.

Tuttavia, ad oggi, la Campania può contare su una produzione di vini di alta qualità proveniente dalle cinque province, che ritrovano in Avellino e Benevento quelle di maggiore spessore, con vini esportati in tutto il mondo.

 

L’origine “vulcanica” del vino Campano

La Regione Campania è avvolta da uno scenario vulcanico, con il Vesuvio che rappresenta il più importante esempio ancora attivo. Una peculiarità, che ha contribuito a determinare una grande varietà di suoli, che spaziano dalle rocce piroclastiche e dai tufi del Nord, alle sabbie e arenarie del Taburno, ricche di quarzi e marne calcaree, ai calcari della Costiera Amalfitana, alle sabbie argillose dell'Irpinia.

Altro aspetto favorevole è dato dal clima mite mediterraneo delle province di Napoli, Salerno e Caserta. Discorso diverso per le province interne di Avellino e Benevento con le temperature che diventano più rigide man mano che si sale verso l'Appennino, caratterizzate da piogge abbondanti soprattutto in Irpinia.

 

I principali vini della Campania

In provincia di Avellino troviamo le Docg bianche Fiano di Avellino e Greco di Tufo, intitolate agli omonimi vitigni, mentre le due Docg rosse a base di Aglianico sono il Taurasi, sempre nell'avellinese, e l'Aglianico del Taburno, in provincia di Benevento.

Sulla costa, scendendo da nord a sud, abbiamo le Doc Costa d'Amalfi a ovest di Salerno e la grande area occupata dalla Doc Cilento a sud. Il vino campano trova una delle sue massime espressioni nella personalità vivace dei suoi bianchi: Fiano, Greco di Tufo e Falanghina, ma il vitigno in grado di interpretare al meglio il genius loci di questa regione con freschezza, potenza e longevità è proprio l'Aglianico, che in 17 comuni dell'Irpinia dà origine al magnifico Taurasi.

 

I vini delle Colline Salernitane

Noi di “Amanti Events” focalizziamo l’attenzione sui sublimi vini delle colline salernitane, i cui terreni possono godere di un clima mite per quasi tutto l’anno, contribuendo alla coltivazione di vigneti dai quali si produce un nettare dal sapore deciso e da un intenso profumo che lo rende adatto per ogni occasione.

“Amanti Events”, attraverso il suo e-commerce consiglia una selezione di vini salernitani provenienti da cantine di alta qualità per degustare un prodotto senza eguali.

 

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